25 Luglio 2021
Una volta la chiamavano terra dei motori, da qualche anno a questa parte si è trasformata in Motor Valley, ma la sostanza non cambia: l’Emilia Romagna è la culla dei motori: qui nascono infatti le auto e le moto più prestigiose e blasonate del mondo, quali Ferrari, Lamborghini, Maserati, Pagani e Ducati, figlie della passione, competenza, tecnica, tecnologia di cui trasuda questa regione.
Spesso si tende però a sottovalutare una realtà forse un po’ meno nota ai più, ma senza ombra di dubbio altrettanto prestigiosa e piena di storia: si chiama Dallara Automobili ed è nata nel 1970 grazie all’estro e all’ingegno dell’Ing. Giampaolo Dallara. La storia di questo eclettico ingegnere, dell’omonima azienda e delle sue “creature” che hanno dominato i circuiti di tutto il mondo non è difficile da ripercorrere, ma le emozioni e le sensazioni che si possono provare “toccando con mano” il mondo Dallara e visitando il modernissimo stabilimento di Varano de’ Melegari sono riservate solo a chi ha la fortuna e il privilegio di accedere a questo vero e proprio tempio dell’automobilismo sportivo.
Nel caso specifico parliamo dei quasi 60 “volontari” soci ed amici del Classic Club Italia che si sono presentati il 25 Luglio all’ingresso della Dallara Accademy, puntuali come orologi svizzeri e impazienti di dare corso alle attese per una indimenticabile esperienza. Dopo i rituali contingenti (misura della temperatura corporea e disinfezione delle mani), i partecipanti sono stati suddivisi in 3 gruppi per rispettare le disposizioni per il contenimento del Covid-19 e il giro guidato è iniziato proprio dal cuore del moderno insediamento tecnologico e produttivo.
Un luogo più simile ad una clinica che non a una tradizionale fabbrica, tale l’ordine, la pulizia, organizzazione degli ambienti incontrati nel percorso; qui avviene la complessa e minuziosa lavorazione della fibra di carbonio impiegata per le scocche delle auto da corsa. Ricordiamo però che Dallara, oltre che un produttore, è anche un fornitore, come testimonia puntualmente la scocca della Bugatti Chiron che è apparsa improvvisamente ai nostri occhi quasi alla stessa stregua di un sogno.
In questo sito produttivo vengono poi realizzate le scocche delle auto di Formula 1 e delle formule minori, ma si provvede anche alla riparazione delle vetture da corsa danneggiate durante le gare. Di notevole effetto e curiosità le imponenti autoclavi necessarie per la lavorazione finale della fibra di carbonio, e gli ambiti dove si trovano moderne stampanti 3D utilizzate anche per la realizzazione dei modellini di auto in scala da utilizzare per gli studi nella galleria del vento.
E che dire del simulatore di guida! Impressionante per dimensione e tecnologia installata, che consente ai piloti di simulare tutti i circuiti mondiali, richiedendo reazioni diverse in funzione dei diversi veicoli simulati!
Una breve e piacevole passeggiata all’aperto ed eccoci all’ultima “stazione” del tour: la Dallara Academy.
Si tratta di un moderno edificio, che ha ricevuto riconoscimenti per la sua architettura, strutturato su due piani, collegati tra loro da una rampa curvilinea, illuminata attraverso un’ampia vetrata. Al piano terra, oltre allo shop presso il quale si possono acquistare gadget (ovviamente rigorosamente marchiati Dallara), si trovano gli spazi dedicati all’accoglienza dei visitatori ed i laboratori destinati alle scuole, ambiti che proseguono anche al primo piano, dove trovano collocazione anche sale conferenze.
Qui è stato possibile visionare un meraviglioso filmato sulla storia aziendale, commentato dal Fondatore e dall’Amministratore Delegato, in un mix di passione, innovazione, rispetto per il territorio e managerialità che potrebbe essere impiegato senza dubbio e con successo in ambiti di formazione aziendale.
Percorrendo infine a piedi la rampa espositiva si possono “vivere e toccare” in diretta, salendo, alcune tappe della storia di questo prestigioso marchio e del suo fondatore. E nella passeggiata sembra vengano incontro al visitatore alcune delle sportive più blasonate di tutti i tempi dalla Lamborghini Miura, di cui l’ing. Dallara è uno dei padri, insieme all’ing. Paolo Stanzani e al designer Marcello Gandini, alla bella e “cattiva” Fiat X1/9 ampiamente modificata da Dallara per le gare, alcune Indycar che corrono negli USA, altrettanti prototipi di Le Mans, per poi arrivare alle Formula 3, alla Formula E, fino alla recente Dallara Stradale, la barchetta regolarmente omologata per circolare su strada voluta dall’ingegnere stesso per festeggiare i suoi 80 anni.
Al termine del tour, doverosi ringraziamenti a chi ci ha “tutorato” per tutta la visita e tappa obbligata presso lo store: una giornata come quella trascorsa merita l’acquisto e la conservazione di un ricordo!
La carovana di vetture dei partecipanti si è poi spostata verso il ristorante “Fopla” di Gelsy, dove nel corso di un gustoso ed apprezzato pranzo, i partecipanti hanno ricevuto un ulteriore ricordo predisposto dal Classic Club Italia: un modellino in scala 1:43 della Lamborghini Miura, una vera e propria chicca da custodire gelosamente in ricordo di questa indimenticabile giornata.
Alla luce del successo dell’evento, è difficile non pensare ad una sua riprogrammazione, consentendo anche a chi non ha potuto presenziare a questa tornata di provare questa bellissima esperienza, e perché no, ad altri di ripetere l’esperienza in un luogo dal quale si fa proprio fatica a separarsi e di cui si vorrebbe scoprire ancora qualcosa in più.